nvestire in prodotti finanziari può essere una maniera utile per far fruttare i propri risparmi, senza nascondere i soldi nel tradizionale, ma oggettivamente poco fecondo, materasso!
Per gestire con prudenza e ragionevolezza i propri investimenti presenti o futuri, però, oltre al valido aiuto di esperti del mestiere, in grado di valutare e consigliare gli investimenti di volta in volta più vantaggiosi, è bene disporre di alcune basi nozionistiche fondamentali.
Sicuramente sarà capitato, ad esempio, di sentir parlare della contrapposizione tra mercato primario e mercato secondario.
Ma di cosa si tratta precisamente?
Innanzitutto va premesso che sono entrambi concetti relativi all’ambito della compravendita e alla negoziazione delle azioni e di altri analoghi strumenti finanziari. Pur se logicamente contrapposti, i due termini si riferiscono ai medesimi prodotti.
In particolare, il mercato primario è il luogo in cui sono collocate primariamente, appunto, le nuove azioni o le nuove obbligazioni, appena emesse dalle società o dal Ministero dell’Economia. Questo mercato permette a chi investe di acquistare titoli e altri prodotti finanziari non appena vengono immessi sul mercato.
Il mercato secondario, invece, è quello relativo a tutte le operazioni finanziarie che si effettuano su titoli già emessi (provenienti dal mercato primario) e, quindi, già presenti sul mercato, come, ad esempio, la Borsa.
Detto altrimenti, il mercato primario accoglie i prodotti finanziari di nuova emissione che, dopo la prima operazione, passano a quotarsi nel mercato secondario per le successive negoziazioni, fino alla loro eventuale scadenza. Raccogliendo tutte le operazioni che seguono la prima, il mercato secondario risulta, evidentemente, più grande.