Nell’ampio panorama dell’universo finanziario esistono numerose tipologie di titoli, con diverse caratteristiche. Uno fra questi titoli è la categoria di obbligazioni subordinate, una sottospecie dei normali bond, che presenta un maggior rischio, seppur meglio remunerato. Possiamo definire un’obbligazione subordinata come un’obbligazione il cui rimborso, in caso di fallimento dell’emittente, avviene solo successivamente a quello dei creditori ordinari. Proviamo ora ad analizzare le caratteristiche di queste obbligazioni, per sapere qualcosa in più riguardo la loro convenienza ed il loro funzionamento.
Innanzitutto le obbligazioni subordinate vanno acquistate da persone che abbiano una certa competenza in materia finanziaria, in quanto sono strumenti più complessi di quelle classiche (o senior). Un motivo per cui un investitore possa essere attratto da un’obbligazione subordinata (sia essa bancaria o corporate), è il rendimento più elevato rispetto alle altre. Ma ciò non dev’essere considerato come un qualcosa di strano, in quanto l’alto rendimento è bilanciato dal maggior rischio di credito, ossia della possibilità di rimborso. Infatti in un’obbligazione subordinata, in caso di fallimento, i creditori vengono pagati solamente dopo che ad essere rimborsati sono stati gli altri creditori, ossia quelli di obbligazioni senior. Da sapere è anche il fatto che un’obbligazione subordinata dà anche un’idea sul rating dell’emittente, ossia su quanto esso sia un “buon pagatore”. Sicuramente un’impresa con rating più basso emetterà una quantità maggiore di obbligazioni subordinate.
Altra caratteristica delle obbligazioni subordinate è la durata del titolo. Infatti queste vengono emesse con scadenza abbastanza lunga, per poter permettere al titolo le oscillazioni dovute al fatto che queste sono più rischiose e quindi con maggiore volatilità. Dobbiamo infine sottolineare le differenze anche all’interno delle stesse obbligazioni strutturate, anche se questo può sembrare molto tecnico. Ve ne sono infatti alcune che vengono rimborsate con strumenti più liquidabili, mentre altre che vengono rimborsate con strumenti difficili da rivendere e quindi rimangono immobilizzate più a lungo, senza la possibilità di incassarle.
A questo punto non resta che domandarsi se siano maggiori i pro o i contro che spingano o meno verso l’acquisto di questo particolare tipo di bond. In un periodo di mercato piuttosto tranquillo possono essere un buon tipo di investimento, che però può presentare rischi e più insicurezze durante momenti di oscillazione. Sicuramente sono titoli più consigliati per persone che hanno una certa infarinatura in materia finanziaria..