Al giorno d’oggi districarsi tra vincoli bancari e legali può risultare più problematico del solito ma basta seguire le istruzioni che il problema si risolve.
Gli assegni sono usati ancora oggi anche se a dire il vero si staccano meno assegni oggi in paragone con i tempi passati e questo grazie al fatto che gestire la moneta elettronica è relativamente più semplice e sbrigativo.
Ma capita ancora di fare assegni per pagare e spesso è un metodo semplice per pagare fornitori o prestazioni artigianali o altro.
Gli assegni sono semplicemente un mandato a riscuotere su un determinato conto corrente.
Questi riportano il nome della banca che gli emette e oltre ad avere un numero di serie che identifica il carnet degli assegni e il singolo assegno vi è riportato anche il numero di conto corrente a cui è appoggiato l’assegno bancario.
Ci sono tre tipi di assegni quello circolare emesso dalla banca sotto nostra richiesta, quello libero al costo di una tassa di 1,50 euro e quello non trasferibile (non hanno costi) però questi possono avere dei costi diversi che vengono applicati dalla banca che ha emesso il carnet degli assegni.
La legge D.L. 31/05/2010 N. 78 ha regolamentato l’uso degli assegni, infatti si dice che la clausola non trasferibile è obbligatoria per pagamenti pari o superiori ai 5.000,00 euro.
Per rendere valido un assegno bisogna compilarlo in tutte le sue parti tenendo primariamente presente la data dell’emissione dell’assegno, l’importo scritto sia in lettere che in cifre e la firma del correntista che emette l’assegno e logicamente il luogo di emissione.
Chi è detentore di un assegno ha anche la possibilità di entrare in banca e riscuotere il contante poiché è pagabile a vista.
Sicuramente i bonifici sono degli strumenti più sicuri degli assegni anche perché in questi ultimi anni si sono registrate diverse truffe che riguardano gli assegni.
Comunque se si ha la necessità di bloccare un assegno che abbiamo emesso la procedura è la seguente.
Bisogna rivolgersi alle autorità e alla nostra banca.
Ma prima di aprire questa argomentazione bisogna anche dire che la legge non permette di bloccare un assegno se questo non è stato smarrito o rubato.
Non si può bloccare un assegno poiché non siamo d’accordo sulla prestazione concordata, al massimo possiamo contestarla ma non possiamo bloccarlo poiché rischieremmo delle penali legali.
Se abbiamo perso il nostro assegno bisognerà andare dai carabinieri e sporgere denuncia dello smarrimento.
Poi con la denuncia in mano bisognerà andare presso la nostra banca e dichiarare i fatti dicendo che vogliamo bloccare l’assegno.
Dopo una serie di burocrazie e di autocertificazioni la banca bloccherà l’assegno.
Tutto questo viene regolamentato da una legge che è RD 21/12/1933 N 1736 art.35.
Se si blocca un assegno anche se questo non è stato smarrito o rubato ci sono delle penali ma anche delle proteste che ci segnalerebbero come cattivi pagatori e pertanto saremmo schedati a livello di credito.