Continuiamo nella nostra carrellata sulle tecniche più utilizzate durante il processo di selezione focalizzandoci sulle dinamiche di gruppo. La dinamica di gruppo è un concetto tipicamente derivante dalla psicologia sociale: un gruppo di persone che interagiscono tra loro sulla base di aspettative che essi nutrono sui reciproci comportamenti, in un determinato momento e secondo precisi stimoli.
Valutare come una persona si comporta all’interno di questi contesti può essere quindi molto utile anche per valutarne aspetti di tipo relazionale in funzione di un inserimento all’interno dei contesti organizzativi.
Quali sono quindi le caratteristiche principali di un assessment di gruppo?
Prima di tutto il numero dei partecipanti che va da un minimo di sei a un massimo di dieci persone, ciò dovrebbe garantire ai valutatori, di norma uno o due, di osservare tutti in maniera ottimale.
Una delle tecniche più utilizzate per gli assessment di gruppo è la leaderless group discussion, che può essere declinata in due modi: senza ruoli stabiliti a priori o con ruoli ben definiti assegnati dall’assessor.
Tra i vantaggi dell’utilizzo di di questa tecnica c’è il fatto che vi è la possibilità di valutare aspetti significativi della personalità dei candidati- che non uscirebbero fuori da un semplice colloquio, tipo le capacità relazionali- in un arco di tempo abbastanza ridotto. Inoltre, nel caso in cui siano presenti più valutatori, si potranno avere due differenti punti di vista sullo stesso candidato.
La cosa interessante di queste dinamiche è che si svolgono secondo la modalità dell’osservazione in “acquario”, l’osservatore infatti si estranea completamente dalle dinamiche relazionali che si instaurano portando i partecipanti a non percepire la presenza di qualcuno che li sta osservando.
Perché la dinamica si instauri, ai candidati viene sottoposto un caso da risolvere; di solito la prima fase prevede una parte individuale in cui viene richiesto, in un arco temporale definito, di analizzare e proporre singolarmente una soluzione al problema, poi si passa alla fase della discussione collettiva; sotto questo aspetto non è importante che il gruppo arrivi a una soluzione del problema, piuttosto vedere come ogni singolo individuo tiri fuori capacità di problem solving, relazionali e di negoziazione.