Senior e junior nel nostro Paese servono per identificare padre e figlio quando condividono il nome. Lo stesso vale anche nei Paesi anglosassoni, con la differenza che essi classificano con questi due termini anche i valori mobiliari.
Essi distinguono in particolare tra senior e junior securities. La differenza sta nel fatto che i titoli del primo tipo attribuiscono ai portatori il diritto di ottenere prima dei possessori di quelli del secondo tipo il pagamento di interessi e dividendi, oppure il rimborso del capitale. I proprietari di titoli junior, quindi, hanno diritto alla relativa prestazione economica soltanto dopo che i portatori di senior securities siano stati integralmente soddisfatti.
Risulta essere possibile pertanto che i titolari di junior securities non ricevano per intero quanto dovuto ed è anche possibile che non ricevano nulla, se l’emittente, dopo aver pagato i proprietari dei titoli senior, non ha più risorse disponibili per onorare i propri impegni.
Sinonimo di junior è il termine subordinated, per cui un titolo può essere definito indifferentemente junior o subordinated.
Nella classificazione degli strumenti finanziari in ordine di prelazione nell’esercizio dei diritti, la terminologia tecnica non si limita a distinguere soltanto due categorie, ma individua diversi gradi del privilegio offerto dai singoli valori mobiliari emessi da una stessa società, organizzazione o ente. Possono così essere individuati senior subordinated securities e junior subordinated securities, con i primi che hanno diritto di precedenza sui secondi, cedendo però il passo alle “vere” senior securities.
Il rapporto senior-junior non vale solo all’interno di una stessa famiglia di titoli, per esempio azioni, ma anche yra titoli diversi: in Italia, ad esempio, le obbligazioni emesse da una società sono senior rispetto alle azioni emesse dalla stessa.
Ciò perché, in sede di liquidazione, gli obbligazionisti, che sono creditori della società, hanno diritto a ottenere il pagamento degli interessi e il rimborso del capitale prima che i soci si spartiscano il capitale residuo.
D’altra parte, i titolari di azioni di risparmio hanno un diritto di precedenza rispetto ai soci ordinari. I primi, per esempio, hanno di solito diritto a un dividendo minimo ogni anno, purché la società sia in utile; per gli altri, il medesimo diritto sorge soltanto dopo che l’assemblea abbia deliberato favorevolmente.
Limitando l’attenzione soltanto a queste tre differenti categorie di titoli, risulta allora che le obbligazioni sono titoli senior rispetto alle azioni di risparmio, che sono a loro volta titoli senior subordinated rispetto alle azioni ordinarie, che quindi rispetto agli altri due sono junior subordinated.